ALOHA A TUTTI!!!!
Dopo un viaggio di quasi un giorno sono arrivato ad Honolulu, Hawaii 50esimo stato degli Stati Uniti.
Il volo tutto sommato mi è passato bene: mi ero preparato al peggio quindi sono riuscito ad affrontare bene sia l'aria condizionata a -20°C degli aerei, sia il ritardo di 2h prima di partire da Amsterdam per un guasto ad un portellone che ha rischiato di farmi perdere la coindicenza a San Francisco per Honolulu. Vi dico solo che dovevo arrivare a San Francisco alle 13.15 invece sono partito 2h ore dopo da Amsterdam ma arrivato a San Francisco alle 14.30. La coincenda per Honolulu partiva alle 15.15 e in fretta e fuori sono dovuto scendere dall'aereo precipitarmi alla dogana per regstrare il proprio ingresso negli Stati Uniti e non vi dico la fila che c'era già: la registrazione consiste nella consegna dei moduli che ti danno sull'aereo (bianco per chi ha il visto verde per chi non ce l'ha, + uno azzurro comune a tutti), controllo del passaporto, scatto di una foto e registrazione delle impronte digitali. Dopodichè sono dovuto andare a ritirate il bagaglio: l'impiegato della registrazione mi aveva detto di no ma invece vanno riprese tutte le valigie per poi rifare il check in. Una volta prese le valigie come vi dicevo sono dovuto andare a fare il check che naturalmente non è vicino; quindi ho corso con 2 trolley in mano e lo zaino sulle spalle e naturalmente il check in era chiuso perchè erano già passate le 15 e il volo stava per partire: fortunatamente l'impiegato è stato molto gentile e ha capito il mio caso umano anche perchè avevo già il biglietto con il posto assegnato e dovevo solo ridare le valigie. Quindi siccome ero agli sgoccioli, l'impiegato mi ha detto di lasciare i bagagli li che sarebbe venuto un collega a prenderle mentre lui di corsa mi ha accompagnato all'area dei controlli con metal detector dove molto gentilmente mi ha fatto passare davanti a tutti. Meno gentili sono quelli che ti controllano che ti fanno togliere tutto pure le scarpe; come non bastasse ora dovevo andare a fare l'imbarco e non sapevo nemmeno il gate perchè nei monitor non c'era già più il mio volo. Dopo un paio di tentativi e chiedendo un po' in giro trovo il gate da cui partiva un volo della mia compagnia ma era già tutto chiuso e non c'era un'anima: già stavo pensando di dover andare a cercare un altro volo quando più avanti vedo una scritta lampeggiante che avvicinandomi leggo indicare il mio volo. Così, di corsa, mi sono precipitato verso il gate dove c'era un marea di gente in fila, pensavo già per il volo successivo, visto che erano già le 15.15; perciò un po' ansimante passavo avanti a tutti, l'impiegata mi controlla il biglietto e finalmente riesco a salire sull'aereo. Quando entro però mi accorgo di essere solo: morale della favola, anche questo aereo aveva ritardo e per la fretta non me ne sono accorto e sono passato avanti a tutta la gente che stava facendo la fila per imbarcarsi ;). Diciamo che tutto è bene quello che finisce bene e alla fine sono arrivato quasi in orario (una mezzoretta di ritardo) ad Honolulu.
La sera poi, per abituarmi subito al fuso locale (-12h rispetto all'Italia), siamo stati a cena, io e il professor Marani (il mio capo qui), in un ristorante sul mare nella famosa Waikiki dove ho preso un piatto unico a base di pollo con verdure in agrodolce, riso e pasta condita con salsa maionese che ha veramente saziato la fame che avevo nonostante in aereo ti diano da mangiare in continuazione. Dopo non abbiamo fatto nulla anche perchè erano le 23.30 ed erano tipo 2 giorni che non dormivo.
Di seguito inserisco un po' di foto fatte durante il viaggio, negli aeroporti e dall'aereo con vista Honolulu. Peccato che non gli abbia potuto fare una foto ma nel volo da Amsterdam ho fatto conoscenza con un poeta ex alcolista svedese (ma russo durante il sonno ;) di origini algerine veramente simpatico con cui ho spezzato un po' la monotonia del viaggio.












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