Pearl Harbor non e' solo un titolo di un film ma e' anche una base militare americana qui alle Hawaii, diventata famosa perche' teatro di un tragico attacco delle truppe giapponesi a danno di quelle americane la mattina del 7 dicembre 1941. Quella data ha anche sancito l'ingresso ufficiale degli Stati Uniti nella seconda Guerra Mondiale.
In quell'attacco a sorpresa hanno perso la vita numerosi soldati e civili americani (vedi Punchbowl). Per ricordare questi tragici fatti, una decina di anni dopo l'accaduto, sopra una delle navi affondate quel giorno, la Arizona, e' stato costruito un monumento, l'Arizona Memorial, con tutti i nomi dei soldati morti in quell'attacco.
Proprio questo monumento-lapide fa parte della visita guidata che e' possibile fare all'interno di Pearl Harbour insieme ad un filmato introduttivo di circa una mezzoretta che ricostruisce le vicende di quegli anni.
Inaspettatamente, perche' era un giorno in mezzo alla settimana, c'era molta gente e siamo riusciti a prendere dei biglietti per una delle ultime visite della giornata (l'Arizona Memorial chiude alle 5 ma le ultime visite sono alle 3). Da notare e' che dentro non si puo' portare assolutamente alcuna borsa, borsello o borsetta per ragioni di sicurezza e che i posti per visitare l'Arizona Memorial sono limitati per cui se uno capita nei week-end penso occorra arrivare per tempo. Oltre a questa area (Arizona Memorial, cinema e museo) di Pearl Harbor (che e' gratuita) ci sono altri tre musei sempre di argomento militare che e' possibile visitare ma sono a pagamento e costano tutti insieme sui 40$. Un po' per il poco tempo a disposizione un po' per il costo noi ci siamo limitati a visitare il museo relativo all'Arizona Memorial prima di vedere il documentario e prendere il battello per il monumento.
Il monumento e' una specie di ponte costruito sopra il relitto della nave Arizona di cui e' possibile vedere ancora alcune parti che affiorano dall'acqua. Questo "ponte" e' bianco, molto semplice e contiene nella parete finale il nome di tutti i soldati caduti durante l'attacco giapponese.
Il tour e' molto interessante e ben strutturato in modo da dare risalto al patriottismo americano per la vicenda accaduta e a giudicare dal numero di visitatori ogni anno (oltre 700.000) e' un'attrazione molto gradita; secondo me per certi versi forse e' un po' troppo eccissivo il senso di patriottismo che emerge, e sembra di vedere quei film americani in cui c'e' lo scontro tra buoni (americani) e cattivi (gli altri), comunque vale la pena andarci per lo meno perche' in ogni caso quelle vicende fanno parte della storia.













In questo periodo e' venuta la famiglia della sorella di Giacomo (Marani, il mio capo) a trovarlo e cosi' abbiamo fatto tutti insieme un giro dell'isola facendo piu' o meno le stesse strade che avevo fatto il giorno prima con gli Hermosura ma fermandoci in posti diversi; anche questo giro e' stato molto interessante a parte il tempo che come vedrete dalle foto e' sempre stato un po' coperto e ha anche piovuto un po'.







Dopo aver fatto tappa a Pali siamo andati al Waimea Falls Park nella costa ovest posto davvero bello, in cui e' possibile fare una lunga camminata attraverso un giardino botanico ed arrivare alle cascate; peccato pero' che non siamo entrati, in quanto siamo arrivati un po' tardi e visto l'orario di chiusura non riuscivamo a fare tutto il percorso fino alle cascate e tornare in modo da goderci con calma tutto. Comunque per quello che ho visto da fuori vale veramente la pena! C'era addirittura un pavone che girava indisturbato per il parco, ma la ruota non ce l'ha fatta ;)






Di fronte a questo parco c'e' una grossa spiaggia, Waimea Bay Beach Park, famosa in inverno per le gare di surf perche' molto esposta ai venti, ma ora in estate il mare e' calmo, ideale per fare snorkling e nuotare un po'. Ed e' quello che abbiamo fatto noi: abbiamo fatto un giro per la baia con la maschera e devo dire che anche sembrava di stare in piscina per la limpidezza dell'acqua e vicino alle rocce si concentravano una marea di pesci. In questa spiaggia c'e' anche un enorme scoglio da cui i ragazzi si tuffano anche se l'acqua in certi punti non e' molto alta ma e' sempre affollatissimo. A ridosso della spiaggia per gli amanti del free climbing c'e' anche una parete praticamente verticale su cui e' possibile arrampicarsi e penso sia anche abbastanza facile perche' i ragazzi che ho visto lo facevano a mani nude e scalzi. Un'altra cosa che ho notato facendo snorkling e' il buffo passatempo di alcuni ragazzi in acqua: praticamente questi ragazzi tutti belli pompati e palestrati si divertivano a correre sott'acqua con delle rocce in mano (per fare da piombi) e la gara consisteva nel portarle piu' al largo possibile, davvero americani!
Il tempo non era un gran che ed infatti un'acquazzone ci ha fatto fuggire in fretta e furia, ma poi come sempre dopo 5 minuti ha smesso.






Dopo questa baia siamo andati in una spiaggia in cui e' sempre possibile incontrare le tartarughe marine; infatti anche noi abbiamo avuto questo piacere. Sono davvero socievoli e sembrano molto abituate all'uomo, fanno tutto come se non ci fosse nessuno: mangiano le alghe che si formano sulle rocce della riva, si riposano un po' sulla spiaggia e si lasciano fotografare, sembrano come dei vip in vacanza ;)






Visto che stava per giugere il tramonto ci siamo diretti verso il punto piu' isolato dell'isola, Kaena Point, sempre lungo la costa ovest. Qui il paesaggio cambia molto nettamente, ci sono pochissime case isolate, niente negozi e anche la vegetazione e' meno rigogliosa, il clima sembra piu' arido rispetto a Waimea. La strada pero' arriva solo fino ad un certo punto e poi occorre proseguire a piedi, in mountain bike o con un grosso fuoristrada perche' la via e molto sterrata per altri 5 kilometri prima di giungere proprio nel punto estremo dell'isola. Il paesaggio pero' e' davvero suggestivo, la pace e la tranquillita' che si puo' respirare danno proprio l'idea di trovarsi in un altro mondo rispetto alla vita caotica di Honolulu. Questo punto proprio per il suo fascino e' oggetto di una leggenda hawaiana secondo cui l'anima di chi muore in quest'isola prima di salire in cielo va a Kaena Point; in questo punto e' anche possibile vedere gli albatros. Noi eravamo arrivati per il tramonto ma essendo il cielo un po' nuvoloso non e' che abbiamo visto molto ma il paesaggio era comunque molto bello e dava l'idea proprio di tranquillita' e di pace.

Dopo questa tappa abbiamo preso la via del ritorno fermandoci a cena da Todai, un ristorante, di base di cucina giapponese ma trovi di tutto, che si trova a Waikiki e in cui vale la legge "All can you eat", cioe' paghi una quota fissa di circa 30$ e poi puoi mangiare tutto quello che vuoi! veramente da star male! c'e' davvero l'imbarazzo della scelta tra cucina giapponese sushi, piatti orientali, pesce, carne, dolci e frutta e tutto a volta'! infatti dopo questa cena mi ci ha voluto tutto il giorno dopo per riprendermi nonostante fossimo arrivati alle 8.30 e il ristorante chiudesse alle 9 cioe' dopo le 9 non puoi piu' prendere niente dai buffet ma puoi continuare a mangiare.
Questo week-end ho praticamente fatto il giro dell'isola due volte: prima con la famiglia che mi affitta lo studio (il cui cognome e' il titolo del post) e poi (oggetto del successivo post) con Giacomo (il mio capo) e la famiglia di sua sorella visitando posti diversi.



Con i miei padroni di casa, una famiglia giovane lui di origini filippine e lei messicane con due bambini piccoli, e un loro cugino siamo partiti di buon ora per fare il giro dell'isola e fermarci a fare il bagno a North Shore (punta nord dell'isola di Oahu) nella spiaggia chiamata Sharks Cove famosa non per gli squali (almeno loro mi hanno detto forse per tranquillizzarmi) ma per la moltitudine di pesci e coralli presenti.






Lungo il tragitto ci siamo fermati nel parco Pali: questo parco si trova lungo la strada che collega la zona sud di Oahu (dove si trova Honolulu) con la costa est e passa attraverso la montagna Nuuanu un tempo teatro di molte battaglie per il dominio dell'isola. Trovandosi questo parco in cima alla montagna c'e' sempre un sacco di vento ma davvero tanto che se non sei un po' piazzato ti porta via! e guai a portare oggetti non ben ancorati tipo cappelli e occhiali, perche' volano via! Nelle foto potete vedere la testa sconvolta che avevo! :)






Dopo questa tappa, arrivando nella costa est dell'isola siamo andati al parco Kualoa da dove si puo' vedere un curioso isolotto, chiamato Mokolii, ma soprannominato dalla gente del posto Chinaman Hat per la sua forma che ricorda un cappello cinese. Da questo parco e' anche possibile osservare varie zone in cui e' stato girato il film Jurassic Park.






Proseguendo verso nord sulla costa ovest prima di raggiungere North Shore ci siamo fermati a Laie nella nascosta ma veramente suggestiva scogliera di Laniloa.






Nel punto piu' a nord dell'isola c'e' un mega e lussuosissimo resort che praticamente oscura la vista del mare e una volta passato quello si arriva alla spiaggia di Sharks Cove sempre molto affollata di gente perche' ideale per fare snorkling ed immersioni vista la miriade di pesci e di coralli. Il tempo come vedete dalle foto non era proprio eccezionale, infatti quando ho fatto il bagno ho avuto freddo, ma ne valeva veramente la pena perche' sotto c'era un mondo dalla fauna e flora ricchissima.

Il nostro giro e' poi continuato in macchina lungo la costa ovest fermandoci poi per uno spuntino da "Giovanni's shrimp": questo Giovanni mi sa che e' uno che ha fatto veramente i soldi! Ha un paio di furgoncini a distanza di qualche kilometro tipo quelli dei nostri gelati ma non piu' in funzione tutti scarabocchiati da firme della gente che vi ci ferma che sono usati come cucina e in cui vengono cotti gamberetti con una salsa d'aglio che fa davvero impazzire gli americani e addirittura la puoi trovare al supermercato! Non vi immaginate l'odore che c'e' solo se passi vicino con la macchina! e non vi dico poi se li mangiate! Gli americani l'hanno presi e ne ho assaggiato uno: non vi dico niente, mi e' rimasto il sapore in bocca fino al giorno dopo! Inoltre oltre ai gamberetti, con questa salsa d'aglio (che praticamente e' solo penso soffritto d'aglio ma tanto tanto aglio) ci cucinano anche gli hot dog! ma Jonathan (il mio padrone di casa) ha detto che e' meglio sui gamberetti la salsa, ci credo!
Dopo questa tappa ristoratrice ;) il tour si e' concluso rientrando a casa.
Punchbowl e' un altro vulcano estinto che si trova nell'isola di Oahu. Il suo nome deriva dalla sua forma a scodella e da dopo la seconda Guerra Mondiale e' diventato cimitero nazionale: i primi ad essere stati sepolti qui sono stati i civili morti durante l'attacco giapponese a Pearl Harbour e da li poi e' diventato principalmente un cimitero militare e di personaggi illustri e contiene al suo interno vari monumenti e simboli a memoria dei caduti in guerra.
La cosa buffa e' che anche questo posto e' fatto su misura per le macchine; e' possibile infatti in auto accedere ad ogni zona del cimitero ma in bici no. Io dopo essermi fatto una bella salita per raggiungere il cimitero-monumento stavo girovagando in tutta tranquillita' all'interno finche' una guardia mi si avvicina e mi dice che con la bici non potevo stare e che dovevo uscire. Il che infatti era vero, non avevo letto il cartello di divieto e con la bici non potevo transitare (ma in auto si), e allora pensavo che per risolvere il problema bastava parcheggiarla nel parcheggio all'ingresso ma invece parcheggi per le biclette non c'erano: quindi visto che qui fanno le multe anche alle bici se parcheggiate male e la guardia non mi toglieva gli occhi di dosso, me ne sono andato via. D'altronde io volevo solo commemorare gli americani caduti per la patria ma se gli americani stessi non vogliono io la notte dormo uguale ;)
Di seguito trovate alcune foto del Punchbowl esterne e interne (prima che mi cacciasse).






Qui alle Hawaii, giusto per non farci mancare niente, in questi giorni ci e' venuto anche a trovare Flossie.
Peccato che Flossie sia un uragano! Sapeva che arrivavo io e allora e' voluto venire a farmi visita ;)... I primi di agosto la pericolosita' dell'uragano era pari a 5 e si pensava dovesse passare proprio su Big Island, l'isola principale dell'arcipelago, e a sud di Oahu, l'isola dove sto io; soprattutto a Big Island quindi la situazione era abbastanza critica ed era stato dato lo stato d'allerta, mentre qui ad Honolulu non erano stati presi particolari provvedimenti ma i supermercati erano stati presi d'assedio ugualmente.
Quindi mentre in Italia erano tutti in giro per festeggiare il ferragosto, qui io me la facevo sotto perche' gia' pensavo a Katrina (New Orleans, agosto 2005) tanto piu' che la mia casa e' in legno!!... poi pero' fortunatamente l'intensita' dell'uragano e' calata a 1 prima che passasse sulle Hawaii quindi non ha provocato alcun danno ne' a Big Island ne' tantomeno qui da me, dove e' passato ieri notte a circa 500km da qui portando un po' di vento e pioggia ma niente di eccezionale.
Ah poi oggi c'e' stato anche il pericolo tsunami per il terremoto di magnitudo 7.9 avvenuto in Peru', ma l'allarme e' rientrato quasi subito in quanto non si e' formata alcuna onda anomala... insomma qui alle Hawaii non ci si annoia mai!!!
Di seguito trovate un'istantanea di Flossie relativa a ferragosto mattina, quando e' passato piu' vicino all'isola dove mi trovo io.


Dopo esser stato nella spiaggia di Makapuu, mi sono rimesso in marcia per tornare verso casa, ma non mi era andata giu' di non aver trovato un punto di accesso per la vetta del vulcano Koko e cosi' sono andato un po' a naso e alla fine ho trovato la strada per il giardino botanico che si trova all'interno del cratere.. non e' proprio la cima del vulcano pero' almeno sono arrivato in zona.
All'interno del cratere ormai estinto del vulcano Koko, visto il clima molto caldo, e' stato realizzato un giardino botanico con numerose piante provenienti un po' da tutte le parti del mondo. La cosa bella e' che il parco era praticamente deserto: forse sara' stata l'ora (erano le 16 e forse la gente ancora era al mare) ma in ogni caso girando per il parco ho incontrato solo una famiglia e non e' che ci fossero molte possibilita' di girare liberamente: ci sono un paio di sentieri, per il resto sembra una giungla dove risulta facile perdersi e il consiglio e' quello di seguire i sentieri. Un'altra cosa che mi ha fatto capire che il giardino non era a pieni regimi e' che una buona parte era chiusa alle visite. Il percorso guidato dai sentieri forma un anello che costeggia il cratere del vulcano ma in piu' punti la strada risultava bloccata; forse non sono capitato nel periodo adatto comunque non c'era nessun avviso a riguardo all'entrata.
In ogni modo secondo me sia per le piante che per il paesaggio vale la pena andarci, la prossima volta pero' l'obiettivo e' quello di trovare il sentiero per arrivare in cima :)










Domenica ho preso la mia bici e sono partito bello carico per raggiungere e poi scalare a piedi la cima del vulcano (estinto) Koko Head, ma una volta arrivato nei pressi del vulcano non ho trovato la strada; non e' che ci fosse molta gente in giro e quelli a cui ho chiesto non ne sapevano molto cosi' ho proseguito pensando che piu' avanti ci fossero delle indicazioni, invece niente cosi' una pedalata dopo l'altra (c'era un vento da far paura), sono arrivato sulla costa est dell'isola e piu' precisamente a Makapuu Beach Park. Al che, visto che il cratere l'avevo passato da un pezzo, avevo fatto circa 30km, avevo un certo languorino, ero bello accaldato dalla pedalata e c'era una bella spiaggetta, mi sono fermato, ho fatto il bagno e mi sono un po' rifocillato.
La spiaggia e' molto bella ma non e' l'ideale se uno pensa di fare una nuotata o fare il morto a galla in quanto ci sono le onde, per lo standard di qui penso siano piccole, ma comunque non risulta molto facile nuotare soprattutto vicino alla riva; per cui la spiaggia e' piena di gente che fa bodyboarding che e' una specie di surf ma si usa una tavola molto piu' piccola, circa 1m, su cui ci si stende prono e ci si lascia trasportare dalle onde un po' come il surf.
Anche se ero uno dei pochi a non avere questa tavoletta, un paio di bagni me li sono fatti comunque perche' era un caldo bestiale e poi l'acqua anche se mossa era limpidissima.
Da questa spiaggia si possono vedere anche due isolotti, Manana Island (quello piu' grande nelle foto) e Kaohikaipu Island, che trovate nelle foto.
Invece nella strada di fronte a questa spiaggia c'e' il Sea Life Park, acquario che ho letto dovrebbere essere molto interessante, ma non ci sono andato, costa 29$ e da solo non avevo voglia, comunque ora so dov'e' ;)












Dopo esser stato a Chinatown, sono andato a fare un giro al porto, una volta principale punto di arrivo all'isola, oggi meta di grosse navi da crociera e merci.
Il molo 9 e' pero' diventato un centro commerciale e qui vi si trova anche la torre che prima della costruzione degli innumerevoli grattacieli della citta' era il piu' alto edificio dell'isola, l'Aloha Tower (qui la parola Aloha nei nomi e' molto ricorrente, anche nelle attivita' commerciali). Quando sono andato io si stava preparando una cena di beneficienza, quindi gran parte dell'area era chiusa ma non mi ha cmq impedito di fare un po' di foto :)... mi sono spostato poi nel molo 8 dove si trova sempre ormeggiato un veliero a 4 alberi, l'unico ancora completamente equipaggiato, il Falls of Clyde costruito in Scozia. Dietro c'e' un museo che pero' naturalmente era gia' chiuso quando sono arrivato io, ma cio' che mi ha particolarmente colpito e' l'acqua del porto: cosi' pulita che ci sono pure i pesci tropicali, le foto che ho fatto sono dalla banchina ed ero a circa un paio di metri dal pelo dell'acqua ma come potete osservare si vedevano benissimo.
Da notare anche che in questa mia escursione ho preso il mio primo avviso di rimozione.. della bicicletta :).. si perche' la zona e' off-limit sia per bici che per skateboard, ma io volendo legare la mia bici ad un palo, il piu' vicino che ho trovato era quello in cui vi era il divieto di entrare nella zona in bici: per cui ho pensato, da li in poi non posso, quindi se la lascio qui va bene, tanto piu' che vicino c'era anche un motorino quindi ho pensato che se l'ha lasciato lui lo posso fare anche io ;).. invece al mio ritorno ho trovato un fogliettino in cui vi era scritto che l'agente pinco pallino aveva constatato che la mia bici era in una zona vietata e se non l'avessi spostata avrebbero provveduto loro a rimuovermela... davvero bella roba, fortuna che sono arrivato in tempo! :)
Inoltre dovete sapere che qui le bici hanno una specie di targa che devi fare quando compri la bici in modo che se fai qlche infrazione poi ti arriva la multa a casa: a me ancora non e' arrivata la "targa", quindi devo girare con un foglio provvisorio, ma penso che dovro' cmq stare attento visto che spesso sono abituato a passare con il rosso :), i semafori qui sono davvero troppi!
PS: nella prima foto vedete la statua di una ragazza che ha scritto una delle piu' belle canzoni hawaiane... mentre sullo sfondo c'e' la mia bici, dove poi mi hanno messo l'avviso di rimozione ;)












Chinatown e' un quartiere nella zona centrale di Honolulu; infatti tutto intorno si possono vedere i grattacieli che racchiudono la parte economico-finanziaria del paese.
A Chinatown come dice la parola abita una nutrita comunita' di cinesi che comunque sono stati uno dei primi popoli ad immigrare nell'arcipelago e tuttora sono la maggioranza della popolazione: in questa zona anche le attivita' commerciali hanno il loro stile inconfondibile e da notare sono le bancarelle del pesce in cui ci sono le vasche con i pesci ancora vivi che poi penso tu lo scegli, te lo "preparano" e te lo porti a casa; dico penso perche' sono andato di pomeriggio, verso le 5, e il mercato di Oahu stava chiudendo (certe attivita' hanno orari molto anticipati) e quindi ho visto solo le vasche. Se qualcuno si chiedera' come mai non sono andato la mattina per vedere il mercato in piena azione il motivo e' che tanto non avrei comprato nulla perche' non e' che mi fidi poi molto della pulizia; inoltre negli orari di mercato c'e' sempre molta gente per cui ho preferito girare per le vie con piu' tranquillita'.
Dopo esser arrivato con la mia bici, ho fatto un giretto a piedi visitando le principali tappe segnalate dalla mia guida e di cui di seguito trovate alcune foto.
Girando a piedi mi sono reso conto che non e' che ci sia poi molto da vedere, a parte i negozi e qualche tempio; inoltre anche di giorno non e' che sia un gran bel quartierino per quanto riguarda la gente che c'e' in giro: oltre a vedere tipi un po' loschi mi e' capitato infatti di imbattermi con un armadio a due ante che sara' stato minimo il doppio di me. Dopo aver fatto una foto ad un ponte mi si avvicina questo tipo e mi chiede cosa stessi facendo con la macchina fotografica perche' li non si possono fare le foto in quanto e' una zona privata (sua!). Al che io ci sono rimasto un po' di sasso (per non dire un'altra parola) sia perche' lui era davvero una montagna sia perche' di film in testa in quei pochi secondi gia' me ne ero fatti tanti, tipo ora mi rompe la fotocamera e me la butta nel fiume o mi chiede dei soldi... alla fine invece mi dice che stava solo scherzando e se ne va... subito dopo se ne avvicina un altro, un po' piu' piccolo, un'anta sola che mi chiede se volessi vendere la mia fotocamera e se il tipo di prima mi aveva parlato perche' la voleva comperare. Al che gli ho inciuciato su che stavamo solo parlando del piu' e del meno e me ne sono andato via per un'altra strada.
Anche un altro signore, che ho conosciuto in una delle mie tante visite ad appartamenti, mi ha detto che abita nella zona di Chinatown ma che stava appunto cercando un altro appartamento perche' li era un casino e il padrone era pure corrotto e aveva un giro di prostituzione; quindi non solo secondo me, non e' che sia un gran bel quartiere e soprattutto di sera penso che occorra essere accompagnati da gente del posto esperta.













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