Ho fatto la mia prima gara di corsa!!!
Domenica mattina alle 7 ho partecipato alla Nikego Race, una gara di 5km organizzata appunto dalla famosa azienda americana di abbigliamento sportivo per raccogliere fondi per costruire attrezzature sportive per bambini.
La corsa piu' che una gara era una scampagnata, c'erano molte famiglie e bambini ma anche qualche corridore allenato... c'erano circa 8 mila persone, non so se le foto rendono bene l'idea comunque c'era davvero una marea di gente e io sono arrivato tipo 10 minuti prima della partenza (alle 6 di domenica mattina e' stata un po' dura svegliarsi, la gara non era nemmeno vicinissimo a casa mia quindi sono andato in bici) ed era gia' pieno di gente in fila per partire, quindi mi sono ritrovato in una delle ultime posizioni e una volta dato lo start ho passato il via tipo 10 minuti dopo da quanta gente c'era.
Comunque poi la gara e' andata bene e devo dire che anche se era una gara di poco conto l'organizzazione era impeccabile: c'erano una marea di volontari per ogni evenienza, a meta' gara i rifornimenti di acqua e al termine il punto di ristoro.
Poi dopo la gara dei 5km c'era quella di un miglio per i piu' piccoli e tutta la mattina una serie di manifestazioni sempre rivolte ai piu' piccini; quindi io sono stato un po' e poi sono andato a fare un bagnetto al mare ;)




Sand Island e' un'"isola" che sta piu' o meno di fronte l'Aloha Tower e si trova molto vicina alla terra ferma, a cui e' collegata attraverso un breve ponte.
Non essendoci mai stato ho deciso di andarci in bici e fare un po' di foto al tramonto; devo dire comunque che il posto non e' che sia un gran che. La zona fa sempre parte del porto di Honolulu quindi ci sono molti container e mezzi pesanti e quindi non c'e' molto da vedere ma alla fine della strada cioe' nella punta dell'isola c'e' un parco, "Sand Island Park" appunto. Non appena arrivato nel parco mi sono reso conto di essere fuori posto: c'erano tanti hawaianoni con gli stereo a palla e molti altri accampati con tende che mi sa che sono le loro case.
Io comunque ho fatto un giretto, un po' di foto e poi per non sapere ne' leggere ne' scrivere ho preso la via del ritorno. :)
Di seguito trovate un po' di foto.





Questa settimana dopo il lavoro ho seguito il corso da sub PADI organizzato da un diving dell'isola all'interno del campus universitario e ieri sono stato "certificato" :).
Dopo una serie di lezioni teoriche in classe e pratiche in piscina gli ultimi due giorni abbiamo fatto immersioni in mare. La prima sensazione quando ci si immerge e' davvero molto bella... respirare sott'acqua come i pesci, poi pero' bisogna fare subito i conti con i problemi legati al fatto che il nostro corpo non e' fatto per stare sott'acqua: occorre equalizzare la differenza di pressione tra fuori e dentro il nostro corpo, e questo effetto si sente soprattutto nelle orecchie. Questa operazione e' veramente semplice ma durante la fase di discesa va fatta molto spesso, almeno ogni metro altrimenti si sente subito fastidio.
Poi una volta sotto e' veramente un altro mondo: noi ci trovavamo poco fuori il porto ma anche li era pieno di pesci colorati e siccome c'era un tubo sul fondale questo era diventato la casa per molti di loro e per molti coralli. Una volta sotto il tempo vola davvero: ci sono tante cose da vedere e poi noi dovevamo effettuare alcune attivita' previste dal corso per prendere la certificazione quindi ogni immersione era abbastanza ricca di operazioni da svolgere che nemmeno ci si accorgeva del tempo che trascorreva se non altro per il freddo che dopo un po' si faceva sentire con le mute umide e corte che avevamo; inoltre tra un'immersione ed un'altra il tempo brutto che c'era in superficie (ha piovuto spesso) non e' che ci aiutasse molto a riscaldarci.
Comunque alla fine tutti siamo risultati "abili e arruolati" PADI :)
Di seguito trovate un paio di foto al termine delle operazioni.







In questo periodo qui nell'isola di Oahu ci sono varie iniziative e manifestazioni in stile Hawaiano e l'intera iniziativa si chiama Aloha Festival.
Sabato per esempio a Waikiki c'e' stato lo spettacolo dell'Air Force americana (l'equivalente delle nostre Frecce Tricolore) e siccome lo spettacolo era in mare e io ero sulla barca per fare le immersioni del corso di sub, praticamente l'ho visto in prima fila anche se poi mi e' venuto il dubbio che non e' che fosse poi il massimo della sicurezza perche' gli aerei ci passavano sopra la testa facendo ogni tipo di evoluzione e mi sa che noi non e' che avessimo particolari permessi per stare li. Peccato che non ho potuto fare foto ma per chi ha visto le Frecce Tricolore secondo me sono piu' bravi i nostri piloti ;)
Poi domenica mattina, prima del corso da sub, sono andato a vedere la competizione di ukulele all'Aloha Tower. L'ukulele e' la tipica "chitarra" hawaiana e il festival vedeva sfidarsi non professionisti al suono delle corde di questi strumenti: non e' che sono stato molto ma quelli che ho sentito sono stati molto applauditi e i motivi che hanno fatto avevano il ritmo tipico delle canzoni che possono venire in mente quando si pensa alle Hawaii, cioe' canzoni che esprimono tranquillita', felicita', serenita' e pace interiore e col mondo, tutti stati d'animo associati alla parola ALOHA.







Giusto perche' qualcuno mi potrebbe anche chiedere: "ma cosa sei andato a fare alle Hawaii?... siiii a lavorare, ma a chi la racconti!!!" allora mi sembra doveroso spiegare di cosa mi occupo qui e come procede la mia attivita'.
Premettendo, per chi non mi conoscesse cosi' bene, che mi sono laureato in Ingegneria Elettronica ad Ancona con una tesi sui sensori acustici SONAR utilizzati in applicazioni sottomarine e che ora, durante gli studi di dottorato, sempre nell'ambito della robotica sottomarina, mi sto occupando di problematiche legate alla localizzazione di oggetti e di agenti in movimento, mappatura di ambienti sottomarini e ricostruzione foto-acustica di fondali sottomarini con l'utilizzo di veicoli opportunamente equipaggiati, quindi premettendo questo, qui alle Hawaii lavoro al progetto SAUVIM per il laboratorio ASL del Dipartimento di Meccanica dell'Universita' di Honolulu.
Il progetto SAUVIM (Semi-Autonomous Underwater Vehicle for Intervention Missions) e' iniziato circa 8 anni fa con lo scopo di realizzare un veicolo sottomarino semi autonomo con capacita' di effettuare particolari interventi in ambiente sottomarino. Ora il progetto e' arrivato quasi al termine (2008) e in questa fase finale cio' di cui mi occupero' riguarda aspetti che coinvolgono controllo, navigazione e localizzazione di oggetti e del veicolo.
Ora insieme a Giacomo, il mio capo, ci stiamo occupando dell'integrazione nella struttura hardware e software nel veicolo di una serie di trasmettitori e ricevitori acustici per effettuare motion tracker in ambienti sottomarini, cioe' localizzare un oggetto sott'acqua attraverso onde acustiche e seguirne gli eventuali spostamenti in modo poi da effettuare varie operazioni sia non invasive (cattura di immagini video dell'oggetto) sia invasive (cattura fisica dell'oggetto).
Detta cosi' non so se vi puo' sembrare interessante comunque per me lo e' e sperando di non annoiarvi troppo nel futuro vi aggiornero' con gli sviluppi del progetto e i risultati raggiunti, magari mettendo anche qualche foto del veicolo all'opera sott'acqua visto che recentemente (ieri) ho preso il brevetto da sub :).
Di seguito trovate una foto "a secco" e "a nudo" ;) del veicolo (stiamo facendo alcune modifiche quindi ci sono parti aperte).



Approfittando della giornata di festa qui alle Hawaii (festa dei lavoratori), io e Giacomo siamo andati a fare un giro nella costa ovest dell'isola in cui ci troviamo (Oahu).
Piccola parentesi sulle festivita' hawaiane: ho scoperto che qui durante l'anno ci sono molte feste e, a parte quelle internazionali come natale e il primo dell'anno, piu' o meno tutte le altre capitano o di venerdi' o di lunedi' in modo da fare i week-end lunghi, mica stupidi gli hawaiani ;) chiusa parentesi festivita'.
La parte ovest dell'isola e' completamente differente dalla zona di Honolulu e dalla costa est: la prima differenza e' il clima, infatti questa costa e' la parte piu' secca dell'isola, non piove quasi mai a differenza della costa est; la seconda differenza e' la popolazione e il modo di vivere: qui i grattacieli, il traffico e le macchine lussuose di Honolulu lasciano spazio alle tipiche case di legno hawaiane, alle macchine semi-rottami e agli homeless. In questa zona dell'isola infatti ci sono molti "senza casa" che praticamente vivono in spiaggia accampati alla meglio: qui per via del costo della vita e delle case e' facile rimanere senza casa e negli ultimi anni sono praticamente stati cacciati da Honolulu e molti ora sono costretti a vivere alla giornata in tendopoli sul mare (un po' come i nostri zingari, ma non chiedono l'elemosina in giro). Mi hanno detto che in certe zone non e' molto sicuro andare in macchina, ci sono molti furti e anche gli stessi hawaiani non e' che siano molto socievoli con il turista in quanto cercano di difendere il territorio.









Noi siamo andati nella spiaggia di Makaha Beach Park e in effetti non e' che fosse molto affollata: c'erano soprattutto hawaiani e pochi turisti. Noi siamo arrivati verso le 2 del pomeriggio e siamo andati via verso le 5: be', da quando siamo arrivati fino a quando siamo andati via, gli hawaiani, con la musica degli stereo delle auto a palla, non hanno fatto altro che cucinare hamburger e altre cose, mangiare e bere, ma dovevate vedere che stazze! il tutto quasi in mezzo alla strada come per dire che loro sono i padroni qui... noi ci siamo sdraiati in spiaggia (molto grande) e ci siamo goduti le bellezze del paesaggio (tipicamente vulcanico) e del mare: ho fatto un po' di snorkling e l'acqua era davvero stupenda, gia' fin dalla riva ci sono moltissimi pesci e ricci, veramente spettacolare.






Poi siamo andati a vedere la parte sud di Kaena Point, ci eravamo gia' stati (vedi link) ma dall'altra parte in quanto la strada ad un certo punto si interrompe. Anche qui la zona non e' molto sicura, se vai in macchina al 90% te la aprono: infatti per terra c'erano una marea di vetri rotti. Noi ci siamo limitati a fermarci un attimo e fare qualche foto; per raggiungere Kaena Point e' meglio prendere l'autobus e poi farla a piedi, anche perche' come dall'altra parte, in auto e' possibile solo arrivare fino ad un certo punto poi la strada e' molto dissestata.
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