Natale vuol dire anche presepe e cosi a Santo Stefano io e Silvia siamo andati a visitare il presepe di Serrungarina. Questo presepe e' aperto da Natale a Pasqua ed e' diviso in tre sale. I personaggi sono tutti ben curati e animati e anche Gesu' bambino sembra fare i capricci ;)... scherzo comunque in ogni sala si alternano il giorno e la notte e ci sono effetti meteo con pioggia e neve.
A me e' piaciuto molto e anche il paesino e' davvero caratteristico: tutto in mattoni e arroccato su una collina come potete vedere dalla prima foto qui di seguito.










Qui alle Hawaii ma in generale in tutti gli Stati Uniti e' gia' tutto addobbato per Natale; fin da dopo il giorno del Thanksgiving i negozi sono tutti addobbati, nei centri commerciali ci sono alberi enormi con luci e spettacoli vari e anche il centro della citta' e' tutto addobbato con luci e pupazzi (Honolulu City Lights). Io per non essere da meno ho addobbato la mia porta di casa e ho anche comprato un piccolo presepe :) (ultime due foto).


Honolulu City Lights









Spettacoli al centro commerciale







Addobbi a casa mia





Sabato scorso la squadra di football dell'Universita' delle Hawaii, i Warriors appunto, ha vinto la propria conference stabilendo un record d'imbattibilita'; hanno infatti vinto 12 partite su 12 e da quello che ho capito anche un premio di 4 milioni di dollari!!! ecco come si finanzia la ricerca :).
Domenica per festeggiare tale evento e per vivere in diretta il sorteggio dell'ulteriore partita che dovranno disputare a gennaio valevole per il trofeo BCS, c'e' stata una manifestazione al palazzetto. Sono andato ed e' stata davvero una festa in grande con tanto di banda, cheerleader e orco tipico hawaiiano (seconda foto) (non so se vi ricordate questo post ;). Ho fatto anche un po' di video per rendere meglio l'idea.


Sabato sono andato a fare due passi in un sentiero vicino a casa mia e da cui e' possibile vedere tutta Honolulu. Mi sono sporcato tutto, perche' in questi giorni piove spesso e allora c'era un sacco di melma nel sentiero ma il panorama era davvero bello.. E potevo non fare un po' di foto? ;).. A voi









Sabato scorso sono stato invitato al matrimonio di Eric, il fratello di Jonathan il mio padrone di casa, e Belle; in realta' non e' stato un vero e proprio matrimonio all'hawaiana perche' loro sono cattolici quindi si sono sposati in chiesa con il rito che siamo abituati a vedere anche da noi. L'unica differenza che ho notato e' che lo sposo e il padre portavano delle collane non di fiori ma con foglie particolari che non avevo mai visto.













Dopo la cerimonia, fatta alle 2 del pomeriggio in una giornata davvero calda, gli sposi dovevano andare a fare un po' di foto a Valley of Temples Memorial Park che si trova a Kanehoe: dico dovevano perche' in realta' per il fatto che le foto erano per un matrimonio, il prezzo dell'ingresso era di 100 dollari invece che 2 a testa e allora alla fine siamo andati solo noi giusto il tempo di fare qualche foto. La Valley of Temples e' un cimitero con all'interno vari templi di origine orientale ma, per come e' ben curato e colorato da una natura rigogliosa, sembra piu' un parco o un giardino botanico. Al suo interno il piu' famoso tempio che siamo andati a visitare e' di origine giapponese e contiene un budda davvero enorme.









Dopo questa tappa siamo andati a cena (verso le 5 :). Il matrimonio per il fatto che la sposa e' thailandese e poteva stare qui per un periodo limitato a causa del visto, e' stato organizzato in fretta e furia, per cui avevano affittato una sala per la cena e avevano organizzato tutto loro per quanto riguarda addobbi, foto e cibo. La festa pero' e' venuta davvero bene, e' stata piacevole e divertente con balli, giochi e costumi piu' o meno americani: per esempio prima di iniziare la cena i testimoni e gli sposi sono stati annunciati in sala come si fa con alle partite di basket. Poi piu' o meno a meta' cena c'e' stata una breve presentazione di ognuno di loro mentre una piu' dettagliata presentazione video e' stata proiettata in sala e al termine un quiz su di loro dove il premio erano i fiori di ogni tavolo. Al primo ballo degli sposi e' usanza che gli invitati vadano a mettere delle mance nei vestiti degli sposi e l'altro a seconda di chi dei due ha la mancia addosso deve prendergliela con la bocca :)
Alla fine poi non poteva mancare il taglio della torta e lo stappo dello spumante rigorosamente analcolico come tutte le bevande durante la cena... questi americani ;)














Il 22 novembre ho festeggiato il mio primo thanksgiving americano-hawaiano :)
L'origine di questa festa risale al tempo dei padri pellegrini (XVII secolo) in occasione del termine della stagione della mietitura appunto per ringraziare il Signore dei frutti della stagione di raccolto. La festa viene celebrata il quarto giovedi' del mese di novembre e da anche inizio al periodo di preparazione al Natale.
Da tradizione, questa giornata di festa non va trascorsa da soli e io l'ho cosi' trascorsa in compagnia dei miei padroni di casa a casa del fratello di Janette insieme ad alcuni altri amici. A cena c'erano molti piatti tipici di questa festa come il tacchino, lo stuffing, patate, salsa di mirtilli, la torta di zucca ... e quest'anno anche le penne al ragu' :).. per l'occasione infatti avevo preparato un po' di pasta e, anche se devo ammettere che mi e' venuta un po' sciapa, e' comunque piaciuta molto a tutti e Janette mi ha chiesto la ricetta.
Un piatto tipico del thanksgiving hawaiano e' l'imu: si tratta carne di maiale avvolta in foglie di banano e cotta sotto terra. Nei giorni precedenti avevo partecipato alle operazioni di scavo della buca per la cottura con alcuni amici di universita' e poi, anche se non sono stato con loro per il thanksgiving, me lo hanno fatto assaggiare e devo dire che e' veramente buono, tipo un prosciutto cotto affumicato.
Dopo la cena, si e' svolto poi un torneo di ping pong davvero internazionale con 10 giocatori: c'erano californiani, irlandesi, hawaiani, filippini e... anche un italiano :) Anche se la quota di partecipazione era piu' che altro simbolica (2 dollari), nessuno voleva sfigurare e c'era davvero tanta competizione in ogni match e ad ogni giocatore era stato attribuito un nick name da "battaglia": il mio era Italian Stylian :). Alla fine, tenendo alto il buon nome italiano, ho battuto tutti e mi sono aggiudicato l'ambito titolo di campione del tavolo e anche il premio di 14 dollari. E' usanza tenere per ricordo il "tabellone" dei risultati e allora io come potete vedere dalla foto l'ho appeso nel mio frigorifero :)

Questo weekend mi sono dato agli sport acquatici: sabato ho provato il body boarding e domenica il surf entrambi pero' con scarsi risultati :(.
Il body boarding e' una specie di surf in piccolo: si usa cioe' una tavoletta, un po' piu' grossa e aerodinamica di quelle che si usano per nuotare, e lo scopo e' sempre quello di prendere e tenere le onde sdraiati su questa tavoletta. Gia' le prime difficolta' le ho trovate nel riuscire a stare in equilibrio e non cadere dalla tavoletta e poi non vi dico quando ho provato a prendere qualche onda... erano loro a prendere me! Comunque alla fine una mezza onda sono riuscito a tenerla per una decina di metri e devo dire che e' una sensazione davvero strana e divertente quella di essere trascinati dalla forza delle onde.
Poi domenica sono passato al surf, ma i risultati non sono cambiati piu' di tanto, anzi dopo un'ora di tentativi la tavola sembrava fatta di sapone, ogni volta che provavo a salirci mi scivolava via come una saponetta e allora mi sono limitato a tentare di mettermi sulle ginocchia. E' stata davvero dura ma alla fine per qualche metro sono riuscito a rimanere sulla tavola, poi preso dallo sconforto e dalla stanchezza mi sono messo a fare un po' di foto comodamente sdraiato sulla sabbia :)
Nel futuro prima di riprova a fare questi sport e' meglio che faccia qualche corso ;)

Sabato sono andata a fare un giro nella zona interna dell'area di Manoa in cui si trova il campus. Il paesaggio nel giro di pochi kilometri cambia davvero radicalmente: da quasi secco nella zona di Diamond Head e Waikiki diventa tropicale qui nella zona delle cascate di Manoa, dove praticamente piove tutti i giorni, la flora e' verde e rigogliosa ma ci sono anche tante zanzare :(.
Naturalemente anche quando sono andato io pioveva, ma lungo il sentiero che porta alle cascate la vegetazione e' cosi' fitta che praticamente gli alberi fanno da tettoia naturale per gli escursionisti che decino di fare il percorso.
Il tracciato e' breve e abbastanza semplice: l'unica avvertenza e' che, piovendo praticamente sempre, c'e' molta melma ed e' molto facile scivolare.
Le cascate non sono ai livelli delle Akaka Falls a Big Island ma secondo me valgono ugualmente la pena di una visita anche per la possibilta' di fare due passi in mezzo alla natura a pochi chilometri (io sono andato in bici, ma ci arriva anche l'autobus) dai grattacieli e dal cemento del centro di Honolulu.
















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